Alice attraverso lo specchio

teatro d’attore e di figura con videoproiezioni da 5 a 10 anni

di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni

con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni, Giuseppe Viroli

regia Pietro Fenati

scenografia e immagini virtuali Ezio Antonelli

figure Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni

musiche originali Luciano Titi 

voce di Alice Anna Fedriga

luci e suono Alessandro Bonoli

organizzazione William Rossano, Sara Maioli

foto © Marco_Caselli

ispirato al racconto di Lewis Carroll

«Tu non sai come si tagliano le torte dello specchio», osservò l’Unicorno. «Prima devi passarle in giro, e tagliarle dopo». Sembrava una sciocchezza, ma Alice molto obbedientemente si alzò, fece il giro col piatto e la torta si divise in tre fette. «Ora devi tagliarla», disse il Leone, quando Alice fece ritorno al suo posto col piatto vuoto. Succedono cose di questo genere ad Alice nel suo viaggio dall’altra parte dello specchio. Ma cosa c’è dietro/dentro lo specchio? Le stesse cose che ci sono nel mondo reale? Una cosa non può essere in un posto e contemporaneamente in un altro. Allora quello dello specchio è un altro mondo, che obbedisce a regole differenti, dove la destra e la sinistra si scambiano posto, dove il sopra e il sotto sono “sottosopra”, dove il tempo può scorrere all’incontrario, dove accadono tante stranezze simili. Basta però oltrepassare lo specchio in compagnia di Alice, perché quelle stranezze diventino cose normali (da quel punto di vista, forse è il mondo reale che ubbidisce a regole strane). Una volta oltrepassato lo specchio, saliamo con Alice su una collinetta e guardiamo il paesaggio davanti a noi.

«È tutto segnato come fosse una grande scacchiera!» dice Alice. «Mancano solo degli uomini che si muovano, da qualche parte… ma ci sono! È un’enorme partita a scacchi questa che giocano… in tutto il mondo… sempre che questo sia il mondo. Oh, che divertimento! Come vorrei essere una di loro! Non mi dispiacerebbe fare la pedina… benché naturalmente più di tutto mi piacerebbe essere una Regina». E Alice entra nel gioco. È il gioco degli scacchi, un gioco elaborato, con le sue infinite variabili, come le vicende della vita. Nel suo viaggio per diventare regina, Alice incontra e si scontra con re, regine, cavalieri, leoni ed unicorni. Passo dopo passo, o meglio, casella dopo casella, Alice supera le difficoltà della vita, a volte alleandosi, altre scontrandosi con gli abitanti della “scacchiera” fino a raggiungere l’obbiettivo finale: diventare regina. Alla fine del gioco, come capita nella vita reale, Alice è diventata un po’ più grande. La vita è un gioco, un gioco è la vita.

premio
migliore allestimento scenografico al 12th “Teheran International Puppet Theatre Festival”, Mobarak – Iran – agosto 2008

produzione Ravenna Teatro 2007
durata 55 minuti 

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